Gherardo Cibo (1512-1600), botanico e paesaggista tra i
maggiori del suo tempo, riscoperto recentemente come artista di gran valore, è anche autore
di un trattato sulla miniatura ed altri scritti sui colori e la tecnica
dell’acquarello,e studioso di botanica.
Nato a Roma ma vissuto e morto a Roccacontrada, oggi Arcevia, nelle Marche, a lui è dedicata una superba
pubblicazione edita dalla Aboca di Arezzo: “I discorsi di P.A. Mattioli. L’esemplare
dipinto da Gherardo Cibo: eccellenza di arte e scienza del Cinquecento”.
L’opera, in due volumi ed un commentario (misurano 25x35,8
cm.), è un facsimile, di notevole fedeltà tipografica, de “ I discorsi di
Pietro Andrea Mattioli …medico cesareo… nelli sel libri di Dioscoride
Anazarbeo” edito nel 1568 da Valgrisi (Venezia), e consta di 1728 pagine. Le
oltre mille tavole “a figure grandi” in
bianco e nero sono state disegnate da Giorgio Liberale da Udine ed incise dal
tedesco Meyerpech.
L’opera del Mattioli, medico e
botanico senese (1500-1577) è ritenuta il più importante trattato di botanica e
medicina farmacologica dei suoi tempi, tradotta e ristampata fino al XVIII
secolo. Una copia di questo volume del 1568 fu miniata e dipinta da Gherardo
Cibo, nel 1580, per il duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere ed è ora
conservata nella Biblioteca Alessandrina di Roma. Da questa copia è stato
riprodotto il facsimile dell’Aboca. Una pubblicazione preziosa, dalla magnifica
veste tipografica, di elevato valore artistico, in grado di evidenziare i pur
minimi particolari e rendere al tatto un’aderenza quasi palpabile con le pagine
dell’originale.
Le tavole dipinte dal Cibo sono
però il vero gioiello estetico, anche per l’ottima resa dei colori. Un valore
aggiunto ad un’opera di per se stessa
già di gran pregio.
Le elevate qualità
pittoriche di Gherardo Cibo, raffinato colorista dalla fervida inventiva,
affascina il lettore coinvolgendolo nella visione di paesaggi sospesi tra il
reale e il fantastico in cui si possono cogliere precisi rimandi al variegato e
dolce paesaggio marchigiano. Composizioni che si connotano per le delicate
sfumature cromatiche, per il sapiente uso delle luci ed ombre, per le ricercate
velature.
Una pubblicazione questa edita dall’Aboca, particolarmente
curata nella forma e arricchita da
saggi di elevato valore documentario,
critico e storico, che lascerà un segno indelebile e duraturo nel campo dell’editoria di pregio, a livello
internazionale.
L'introduzione è di Valentino Mercati con contributi di: Flavia Cristiano, Enrica
Lozzi,Duilio Contin, LuciaTongiorgi Tomasi, Giorgio Mangani, Paolo Santini,
Piera Medeghini Bonatti, Ilaria
Andreoli, Marco Bresadola.