L’8
GIUGNO IN ARCEVIA , UN PICCOLO PAESE DELLE MARCHE,NELLA RICORRENZA DELLA FESTIVITA’ DEL PATRONO S. MEDARDO SI PUO'
OTTENERE LA COSIDDETTA PERDONANZA O REMISSIONE DEI PECCATI SIMILE A QUELLA CHE SI OTTIENE UNA VOLTA L'ANNO NELLA BASILICA DI S. MARIA DI COLLEMAGGIO DELL’AQUILA
“Alla chiesa di S. Medardo fu concessa in perpetuo
da Bonifacio IX una particolare indulgenza tenuta nei secoli passati in
tanta considerazione dalla popolazione e ricordata dai nostri storici locali
come un bene prezioso di particolare valore spirituale per il credente. E direi
a ragione, perché Bonifacio IX concesse
ai visitatori della chiesa, nella festa del Santo titolare, l’8 giugno, la stessa indulgenza plenaria conferita da Celestino V alla chiesa di S.
Maria di Collemaggio dell’Aquila nel giorno della ricorrenza della decollazione
di San Giovanni Battista. La perdonanza celestiniana, istituita con bolla del
28 settembre 1294 (conservata nel comune de l’Aquila) un mese dopo che
Celestino V fu incoronato papa nella basilica di Collemaggio, riguarda tutti
coloro che visitano la chiesa dai vespri della vigilia fino ai vespri del
giorno della festa dopo essersi confessati e pentiti dei propri peccati. “E
confidando nella misericordia di Dio, dice Celestino nella bolla, e
nell’autorità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo Noi li assolviamo fin dal
battesimo dalla colpe e dalle pene commesse”.
Questo giubileo viene chiamato minore o
straordinario per distinguerlo da quello ordinario dell’Anno Santo, istituito
da Bonifacio VIII nel 1300 per soddisfare le esigenze di forte spiritualità e
bisogni di penitenza dei fedeli e ricorrente oggi ogni 25 anni”.
Da SANTINI P. “Arcevia. Nuovo Itinerario nella Storia e
nell’Arte”. 2005 p. 214-217. Questo libro-guida, utilissimo per conoscere
la storia e le bellezze artistiche di
questo paese e del suo territorio e per tutte
le notizie ed i documenti che riguardano questa importantissima “perdonanza
arceviese”, può essere reperito in loco.
Come attestato
dell’importanza nel tempo di questa “perdonanza” si pubblica un manifesto del
1696 ad opera del comune di Arcevia diffuso
nel territorio e nelle città vicine per richiamare fedeli, “perchè col lungo giro degli Anni apare che
siasi intepidito il concorso e la Devozione dei Popoli, che nei tempi
trasandati erano si numerosi e solleciti per l’acquisto d’un si gran Tesoro;con
la presente Notificazione si desidera e procura di vederla ravvivata
universalmente in tutti, che perciò con ogni ardenza sono pregati a venire, non
aggravandosi d’un tal incommodo per profitto principalmente dell’Anime proprie
e per favorire questa Terra ove saranno accolti con dimostrazioni di affetto e
di stima particolare. In Senigallia
nella stamperia vescovile, per Francesc’Antonio Perciminei 1696”.
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